Gentile Cliente,
al fine di ottenere un buon risultato degli esami di laboratorio, le forniamo le seguenti informazioni (cliccare sul titolo dell'esame):
Prima di effettuare qualsiasi prelievo del sangue è importante porre attenzione ad alcune piccole ma importanti regole affinché l'analisi del sangue sia il più possibile corretta.
Fattori come il digiuno, la dieta, l'assunzione di farmaci, l'esercizio fisico, possono influenzare la buona riuscita dell'analisi.
I prelievi si eseguono nella sede di Torri di Quartesolo dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 9.45, nella sede di Camisano Vicentino dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 9.30, nella sede di Vicenza in Riviera Berica dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 9.30. Il tempo medio di attesa prima dell'esecuzione del prelievo è di circa 10/15 minuti.
La data del ritiro dei referti viene comunicata al momento dell'accettazione.
Il pagamento avviene al momento dell'accettazione
Per la raccolta delle feci si devono utilizzare gli appositi contenitori per feci muniti di paletta che possono essere ritirati gratuitamente presso il laboratorio o acquistati in farmacia.
Per la coprocoltura e per la ricerca parassiti, è opportuno che il paziente non sia sottoposto a terapia antibatterica o antielmintica al momento della raccolta del campione da esaminare.
Riportiamo di seguito alcune raccomandazioni importanti per l’esecuzione di alcuni esami batteriologici: l’assenza di uno dei requisiti richiesti potrebbe comportare una non adeguata valutazione ed in alcuni casi la non esecuzione del test.
Raccogliere una piccola quantità di urine. Il metodo utilizzato consente una diagnosi attendibile non prima di 8-10 giorni dal concepimento.
Il referto viene consegnato nel pomeriggio.
Viene eseguito un piccolo prelievo, senza necessità di digiuno. Il risultato viene consegnato nel pomeriggio e consente, oltre alla diagnosi di gravidanza, una valutazione sull'andamento della gravidanza stessa.
Le più recenti linee guida nazionali italiane riguardanti lo screening del diabete gestazionale considerano questo esame superato e, raccomandando di non eseguirlo più, suggeriscono di eseguire la curva da carico di glucosio con 75 di glucosio e 3 prelievi venosi ai tempi 0- 60- 120 minuti (vedi Curva da Carico di Glucosio, OGTT).
Per questo esame serve l'appuntamento
La curva da carico di glucosio (OGTT, ) è un test che permette di identificare i soggetti a rischio di sviluppare il diabete mellito e si effettua:
Nei 3 giorni precedenti l’esame, il paziente:
Come si svolge l'esame
Il test si svolge al mattino, dopo circa 12 ore di digiuno, e ha una durata di circa 3 ore. Durante l’esame non è possibile allontanarsi dal laboratorio.
Questo esame prevede un prelievo dal dito per la determinazione della glicemia capillare che consente di valutare l’idoneità del paziente all’esecuzione del test, all’assunzione dello zucchero ed ai successivi prelievi venosi ad orari prestabiliti.
Qualora la glicemia capillare dovesse risultare superiore a 135 mg/dL, la curva da carico di glucosio non verrà eseguita.
Dopo la somministrazione della soluzione di glucosio, che deve essere ingerita non oltre i 5 minuti, verranno effettuati prelievi multipli a distanza di 30/60 minuti l’uno dall’altro fino ad un massimo di 5 prelievi.
Nell’intervallo tra un prelievo e l’altro, il paziente deve restare seduto o disteso, non deve mangiare o fumare, può bere poca acqua.
Nel caso si verifichi vomito, tra un prelievo e l’altro, l’esame viene sospeso e ripetuto in seguito.
Interpretazione dei risultati
Secondo le raccomandazioni di varie società scientifiche, in funzione del valore di glicemia riscontrato a distanza di 2 ore dall’assunzione del glucosio si possono definire 3 condizioni:
Una curva di tipo diabetico con ipoglicemia iniziale può indicare un’epatopatia cronica:
Il diabete gestazionale viene diagnosticato quando, dopo OGTT con 75 grammi di glucosio, uno o più valori glicemici risultano uguali o superiori a quelli soglia:
Le pazienti affette da diabete gestazionale dovranno ripetere l’OGTT a distanza di 8-12 settimane dal parto.
Il paziente che si sottopone a questo tipo di esame non deve osservare alcun digiuno, ma può limitarsi ad una leggera colazione.
Raccogliere un campione delle urine preferibilmente del primo mattino e consegnarlo al più presto in laboratorio.
Il recipiente da utilizzare può essere ritirato gratuitamente in laboratorio o acquistato in farmacia.
Il trattamento anticoagulante orale consiste nella somministrazione per bocca, di farmaci che agiscono bloccando l'azione della vitamina K necessaria per la coagulazione del sangue. La terapia anticoagulante orale è sempre utilizzata per il trattamento e/o la prevenzione di numerose malattie tromboemboliche, di patologie cardiache e vascolari (venose od arteriose) ecc.
Scopo fondamentale di questa terapia è quello di ridurre, in modo controllato e reversibile, la coagulabilità del sangue per ottenere la massima protezione possibile dagli incidenti tromboembolici con il minimo rischio di emorragie.
Questi farmaci devono essere somministrati ad un dosaggio corretto: una quantità insufficiente di anticoagulante non evita la trombosi, mentre un dosaggio eccessivo può determinare o favorire la comparsa di emorragie. Per ottimizzare l'efficacia e la sicurezza degli anticoagulanti orali occorre che i pazienti siano periodicamente controllati, sia dal punto di vista laboratoristico (effetto biologico del farmaco) che clinico.
Quali sono i farmaci anticoagulanti orali
In Italia sono disponibili attualmente due farmaci: COUMADIN e SINTROM, entrambi sono rapidamente assorbiti nel tratto gastrointestinale e raggiungono il massimo di concentrazione plasmatica in 90 minuti.
Come è controllato l'effetto degli anticoagulanti orali
Gli anticoagulanti orali non possono essere somministrati a dose fissa ma il dosaggio deve essere stabilito in base al risultato di un esame del sangue, chiamato tempo di protrombina (pt) o tempo di quick ed espresso come INR , che permette di misurare il tempo di coagulazione del sangue sotto l'effetto dell'anticoagulante. In questo modo si riuscirà a determinare il dosaggio del farmaco da assumere fino al controllo successivo.
Frequenza del prelievo per il controllo del tempo di quick
La frequenza dipende dalla stabilità del risultato dell'esame. All'inizio del trattamento i controlli saranno ravvicinati poi, una volta ottenuto un risultato efficace, i controlli si allungano ma non possono andare oltre i 30 giorni. E' necessario ricordare che ogniqualvolta vi sia un cambiamento delle condizioni generali del paziente (sospensione del trattamento, introduzione di nuovi farmaci, modificazioni dietetiche, malattie intercorrenti, ricoveri, interventi chirurgici ecc.) la risposta alla terapia potrà essere molto diversa e pertanto i controlli dovranno inizialmente essere più ravvicinati.
Come è espresso il tempo di quick (pt)
Attualmente il tempo di Quick viene espresso secondo il sistema I.N.R. che altro non è che un sistema di misura che ha sostituito l'espressione del valore percentuale permettendo così un trattamento uniforme in tutta Italia e nel mondo. Ad ogni controllo l'I.N.R. deve oscillare entro i limiti terapeutici stabiliti dal medico in base alla patologia.
Come e quando assumere l'anticoagulante
L'anticoagulante va assunto in un'unica somministrazione nel tardo pomeriggio sempre alla stessa ora . Non deve mai essere assunto al mattino o prima di aver eseguito il Tempo di Quick.
Cosa fare in caso di errore nella assunzione Se ci si dimentica di assumere l'anticoagulante al solito orario è possibile assumerlo sino a prima di andare a dormire, altrimenti si salta la dose e si segna sul foglio di terapia. Non deve essere raddoppiata la dose il giorno successivo e comunque deve essere anticipato il controllo del Tempo di Quick. Anche in caso di doppia assunzione , il controllo deve essere anticipato e deve essere contattato il medico curante.
L'alimentazione
L'apporto nutrizionale di vitamina K svolge un ruolo decisivo nella stabilità della terapia anticoagulante e qualora via sia una instabilità dell'I.N.R. devono essere valutate le abitudini alimentari.
Le verdure e in misura minore la frutta, sono la sorgente principale di vitamina K e il suo contenuto è molto simile in tutte le verdure che vengono consumate crude (es.insalate, pomodori, carote, sedano, cipolla, ecc.) come in quelle cotte senza che subiscano importanti variazioni di volume (zucchine, melanzane, patate, funghi, asparagi, carciofi, finocchi, fagiolini, zucca ecc.).
Pertanto tutte queste verdure possono essere liberamente assunte, variando i diversi tipi , con la sola accortezza di una assunzione in quantità costante.
Alcuni tipi di verdure contengono elevate quantità di vitamina K, ma vengono consumate solo dopo cottura: tale procedimento determina una marcata riduzione di volume delle verdure stesse, senza alcuna perdita di vitamina K che invece si concentra in un volume inferiore. Il loro consumo anche occasionale è sufficiente per una grande variazione dell'I.N.R.
Pertanto è sconsigliabile assumere le seguenti verdure: spinaci, bietole da costa, verze, cavoletti di Bruxelles, broccoli, cime di rapa, cicoria, agretti e piante erbacee spontanee (tarassaco, cicoria selvatica,valeriana, spinacio selvatico, cardo selvatico, crescione ecc.).
Interferenze da farmaci
Moltissimi farmaci interagiscono con gli anticoagulanti orali, sia aumentando che riducendo l'effetto e determinando variazioni dell'I.N.R con possibile aumento di complicanze trombotiche o emorragiche, talora anche gravi.
Ogni volta che si modifica la terapia di base o in caso di prescrizione di un farmaco diverso, deve essere previsto un controllo anticipato del P.T. per un aggiustamento della terapia.
Altre possibili interferenze:
Conclusioni
La terapia anticoagulante orale può esporre il paziente ad eventi emorragici o trombotici da interferenza farmacologia per cui ogni modifica o variazione dello stile di vita o del trattamento farmacologico va valutata con il medico curante e deve essere segnalata al laboratorio.
Per la raccolta di un campione di urine ottimale si raccomanda di:
Esame urine standard
Raccogliere le urine preferibilmente del primo mattino e consegnarlo al più presto in laboratorio.
Il recipiente da utilizzare può essere ritirato gratuitamente in laboratorio o acquistato in farmacia.
Urinocoltura
È opportuno non eseguire l’esame durante terapia antibiotica a causa dell’interferenza degli antibiotici sull’esito degli esami colturali.
Il recipiente da usare per la raccolta del campione di urine deve essere sterile e può essere ritirato gratuitamente in laboratorio o acquistato in farmacia.
È consigliabile raccogliere la prima urina del mattino, subito dopo essersi alzati dal letto, seguendo attentamente le seguenti indicazioni:
Segnalare se le urine sono state raccolte mediante catetere.
Raccolta urine per urinocultura nei lattanti
Per la raccolta delle urine dei lattanti utilizzare i sacchetti anatomici sterili, reperibili in farmacia, procedendo come descritto di seguito:
Raccolta urine delle 24 ore
Munirsi di un contenitore della capienza di 2,5 litri, che può essere ritirato gratuitamente in laboratorio.
Procedere come segue:
N.B: Per la determinazione di ACIDO VANILMANDELICO e CATECOLAMINE è necessario che, durante la raccolta, il paziente non assuma: aspirina, banana, dolci alla vaniglia, the, cioccolato, psicofarmaci.
Citologia urinaria
L'indagine citologica delle urine viene eseguita sulla seconda urina del mattino raccolta in un contenitore sterile.
L’esame può essere eseguito su di un solo campione o per tre giorni consecutivi, in quest’ultimo caso, è preferibile che i campioni di urine siano raccolti il lunedì, il martedì e il mercoledì e consegnati al laboratorio il mercoledì mattina; i campioni dei due giorni precedenti (lunedì e martedì) vanno conservati in frigorifero.
Prova immunologica di gravidanza
L'esame si esegue su un campione di urina, preferibilmente del mattino.
Il metodo utilizzato consente una diagnosi attendibile non prima di 8-10 giorni dal presunto concepimento. Per una maggior sensibilità l'esame può essere eseguito sul sangue (BETA-HCG plasmatico).
SPERMIOGRAMMA - SPERMIOCOLTURA: esami eseguiti, previa prenotazione, dal Martedì al Venerdì dalle ore 10:00 alle 10:15 presso la sede di Torri di Quartesolo.
Il liquido seminale per essere correttamente valutato, necessita di particolari attenzioni nella modalità di raccolta e di trasporto alla sede di analisi. Per questo motivo è importante seguire le indicazioni riportate di seguito.
L’esame colturale dell’escreato consente di ricercare i microrganismi che più frequentemente sono coinvolti nelle infezioni delle basse vie aeree perciò è indicato per una diagnosi batteriologica delle infezioni respiratorie.
In laboratorio, prima di effettuare l’esame colturale, il campione è sottoposto ad una verifica di idoneità mediante osservazione al microscopio e viene considerato accettabile se contiene un abbondante numero di leucociti (indice di flogosi) con scarse cellule di sfaldamento dell’area oro-faringea, segno di provenienza profonda.
Perché l’esame venga eseguito correttamente, è necessario che il paziente si attenga alle indicazioni riportate di seguito.